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ARCHITETTURA CIVILE
Sec. XV - XVI - XVII
Il
paese, pur avendo subito un processo di ammodernamento, ha mantenuto
ancora diversi elementi di notevole pregio architettonico: nella contrada “Ela” di Rova, una casa con androne, del 400; alla “Costa” di Rova abitazioni
cinquecentesche con arcate e colonnati; nella piazzetta della contrada “éla” di Gazzaniga,
la fontana cinquecentesca già disegnata dall’Angelini in “Arte minore bergamasca”; casa Guerini “Defènt”
di epoca cinquecentesca in vicolo Briolini; l’edificio quattrocentesco
di via Manzoni; casa Gilberti, in via Gelmi, con bella facciata seicentesca,
colonnato e corte; il vecchio molino (ora proprietà Ongaro in
via Vittorio Veneto), con arcate, colonnato a colonne in marmo nero
locale.
Interessante il complesso che si sviluppa lungo via Briolini, dalla
vecchia Mutua fino alla chiesa parrocchiale. Lungo la vecchia arteria
si affacciano numerosi edifici di valore artistico: la cinquecentesca
casa Cuter, sul cui capitello di una delle sue colonne è tuttora
presente lo stemma con la rappresentazione del leone e dell’aquila,
storicamente simboli di Guelfi e Ghibellini; casa Guerini, con arcate
e la data incisa del 1575; notevole nucleo cinque-seicentesco di architettura
rustica è la contrada “Catabione,” nella frazione Orezzo.
Sec. XX
L’attuale ex sede del Ristorante “Giardino” (via Dante) nella parte
interna, è un raro esempio di stile Liberty.
ARCHITTETURA RELIGIOSA
Sec. XVI
• Nella frazione Orezzo sorge la chiesa della SS. Trinità,
iniziata nel 1585 e terminata nel 1604 da G. Donza di Gazzaniga. Divenne
chiesa parrocchiale nel 1728. Il campanile fu realizzato nel 1612-17
da G. Moretti da Cazzano e sopraelevato nel 1947 da C. Galizzi.
• Sulla collina dove è posto il cimitero monumentale del capoluogo
la cinquecentesca chiesa di S. Carlo, eretta a ricordo
della visita di S. Carlo Borromeo nella zona. Ora è inclusa nel
recinto del cimitero. E’ denominata “S. Carlo del castello” forse perché un tempo vi era nel luogo un antico castello, come fanno pensare anche
il campanile a forma di torre e la posizione dominante.
• Nella frazione Rova si può ammirare il miracoloso Crocefisso
conservato nella chiesa di S. Croce, edificio iniziato
nel sec. XV poi ampliato con l’aggiunta di un portico antistante di
ordine toscano. Nella sacrestia vi sono affreschi del sec. XVI.
•
Sulla collina omonima, in località Sergagnetta, sorge la chiesa
di S. Rocco, a metà della strada vecchia per
Orezzo. La chiesetta conserva preziosi affreschi del Sec. XVI, nel presbiterio,
recentemente restaurato, dopo che erano stati ricoperti di calce a seguito
della sepoltura, al suo interno, dei morti per la peste.
• Lontana dal paese, in loc. Val del Grù, è da visitare
la chiesetta dedicata alla Trasfigurazione di Cristo e detta di
S. Salvatore. Vi sono affreschi del pittore vertovese G. Battista
Paganessi.
Sec. XVII
Caratteristica
di Gazzaniga, nella località Masserini, è la chiesetta
della “Madonna della Schisciada”, di epoca seicentesca: la
pala dell’altare ricorda il miracolo della “schisciada” (o focaccia),
accaduto nel 1600.
A Gazzaniga vi è la splendida chiesa parrocchiale di
S. Maria Assunta, in origine dedicata alla natività
di Maria Vergine (sec. XV). Ricostruita nel 1827, divenne parrocchiale
nel 1830. Il portale è del sec. XVII, il campanile del 1898,
eretto su disegno dell’arch. V. Muzio. La facciata fu completata nel
1954 su disegno di Luigi Angelici utilizzando il locale marmo nero.
Numerose le opere d’arte in essa contenute: l’altare di S. Ippolito
in marmi policromi è opera degli scultori fratelli Andrea e Giacomo
Manni di Gazzaniga (1700). Vi è collocata la teca o urna contenente
il corpo di S. Ippolito, soldato e martire traslato nella chiesa l’anno
1666. La chiesa conserva una statua del Cristo morto opera del Fantoni
(1730). La pala dell’Altare maggiore (L’Assunta) dell’Orelli il vecchio,
il quadro dell’altare della Concezione del Lavagna (1600). Ai Manni
è attribuito anche l’altare della Concezione.
Attigua alla parrocchiale è la chiesa di S. Giuseppe,
eretta nel 1858, in stile neoclassico, per la congregazione di carità,
dono di Margherita Briolini. Il campanile è stato ricostruito
nel punto in cui sorgeva un’antica torre. Conserva affreschi di Luigi
Galizzi e una tela dei Coghetti (1800).
Da vedere, inoltre, anche il tempietto votivo del Crocifisso miracoloso
a Rovaro e i nuclei medievali di Villa di Gazzaniga (Éla) e Villa
di Rova.
Altri esempi di architettura religiosa:
Cimitero di Gazzaniga visto dall'alto
Chiesetta di Rocliscione
Chiesetta Val dè Grù
Trebulina dei Grumei